Attraversando il Sogno a cura del Prof. Giuseppe De Rosa

SPSAS 1998 Locarno-webSvizzero del Canton Ticino, Raffaello Ossola nasce nel 1954 a Locarno, città turistica rinomata per il suo clima mite ed unFestival internazionale del film tra i più longevi e prestigiosi al mondo.

Il giovane Ossola asseconda i suoi interessi culturali, diplomandosi presso la Scuola d’arte di Lugano dove aveva già rivelato una spiccata attitudine per lo studio della figura umana in cui si era applicato con un approfondimento accurato ed alcuni eccellenti lavori. Ben presto tuttavia desidera infrangere i più tradizionali canoni della figurazione, dedicandosi alla pittura astratta e realizzando un certo numero di quadri informali che verranno esposti nella sua prima personale, allestita nel 1978 in una galleria d’arte di Lugano.

Dotato di grande curiosità per ogni esperienza che potesse arricchirlo nelle sue conoscenze culturali ed umane, il giovane pittore elvetico intraprende un periodo di frequenti viaggi che lo porteranno a visitare numerosi paesi, fra cui la Grecia, il Medio Oriente, la Francia, stabilendosi per un certo tempo a Copenaghen e a Londra.

Tuttavia sono i momenti in cui riesce ad isolarsi dai convulsi rumori del mondo esterno quelli che – per indole e sensibilità – gli consentono di ritrovare un contatto profondo, quasi primordiale con l’essenza stessa della natura e delle cose. Ed è proprio nelle sue pause introspettive, nella magìa di un’ispirazione scaturita dal silenzio che Raffaello Ossola, dagli anni ’90, scopre un modo nuovo, personalissimo di dipingere recuperando-dopo l’esperienza informale la rappresentazione figurativa del paesaggio e della realtà. Non più attraverso gli schemi consueti della percezione sensoriale, ma avvalendosi di una pitturasurreale in cui pare configurarsi un viaggio straordinario dentro la memoria dei nostri sogni.

Appaiono nei suoi quadri esoteriche visioni d’altri luoghi, immagini di perfette architetture e di lontani paesaggi nei quali gli alberi sembrano fluttuare sulla sommità dell’atmosfera o rovesciarsi incredibilmente dalle nuvole. Si materializzano – in uno spazio indefinito -prismi, piramidi, squarci di cielo e grandi portali percorsi da una luce bellissima e innaturale… mentre va dissolvendosi la scansione del tempo, non più perduto o limitato dal suo divenire, ma immutabile nella dimensione eterna della creazione artistica.

Per tale motivo, osservando un quadro di Raffaello Ossola si rimane sorpresi non solo dalla sua bellezza, dall’uso sapiente e raffinato del colore, ma si è costretti a sospendere il giudizio perché nessuna parola potrà mai raccontarne in dettaglio i contenuti o farsi interprete dei suoi significati reconditi e misteriosi.

Negli stessi anni in cui elabora la sua nuova figurazione, l’artista si trasferisce in Italia ed inizia per lui un periodo di progressiva affermazione diventando fra i pittori più noti della sua generazione, apprezzato anche all’estero dove vengono allestite numerose mostre di grande successo. Espone più volte in Svizzera, Austria, Germania; è presente in Inghilterra e Canada ed importanti personali gli sono state dedicate, negli ultimi anni, a Dubai, Barcellona e Parigi. Molto assidua ed intensa si presenta l’attività espositiva anche in Italia, sia in spazi pubblici che privati, mentre il collezionismo delle sue opere ha ormai assunto una diffusione internazionale.

Dotato di una perfetta padronanza della tecnica, Ossola predilige l’uso dei colori acrilici perché riesce ad ottenere suggestivi effetti cromatici e riverberi di luce che rendono i suoi dipinti stilisticamente inimitabili. L’originalità dell’artista svizzero non finisce mai di stupirci, rivelandosi talvolta nella visione inattesa di un quadro ‘in bianco e nero’ che sembra evocare – come per un travaso nello spirito – il ricordo lontano e sbiadito di un sogno che pensavamo dimenticato. Altre volte ci sorprende strutturando le opere di più grandi dimensioni in modernissimi dittici o trittici dalla suadente ambientazione; oppure assemblando artigianalmente delle rare dreamboxes, scatole di legno impreziosite e d’antica memoria in cui riporre qualcuno dei nostri oggetti più cari o dei ricordi più belli.

Da tempo affermato nei consensi della critica e del pubblico, Raffaello Ossola continua a farsi ammirare per quella sua capacità di trasfigurare sulla tela il ricorrente desiderio di rivelarci una diversa dimensione, nella quale possiamo percepire il silenzio della nostra anima e la bellezza dell’universo…magari attraversando una di quelle misteriose porte dei suoi quadri che ci conducono alla visione dei nostri sogni migliori.

Prof. Giuseppe De Rosa

Maggio 2011
www.ilcollezionistain.it
Articolo tratto da ( http://www.ilcollezionistain.it/artistamese0311.htm )

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