Labirinti e paesaggi surreali di Raffaello Ossola di Ariane Fairlie

  Raffaello Ossola, vibrante drammaticità e paesaggi surreali e inventati creano uno spazio interessante per lo spettatore per permettergli di esplorare e riflettere. Ad ognuno viene offerta l’opportunità di immaginarsi parte del suo suo universo, vagando attraverso labirinti o intorno ad alberi galleggianti. Anche se Ossola con le sue composizioni si prende delle libertà, in ultima analisi, esse conservano la verticalità e gravità che ci è più familiare. Le piscine sono i casi in cui più facilmente abbandona le leggi del nostro mondo. Le stesse sembrano riflettere una nuvola, la luna, o altri oggetti nel cielo, ma all’occhio appaiono più appartenenti agli elementi della vasca stessa come l’acqua. La superficie dell’acqua appare più come un involucro di vetro penetrabile piuttosto che un corpo a sé stante. E ‘affascinante da vedere. Sebbene la maggior parte dei suoi dipinti non contengono creature viventi, di tanto in tanto Ossola include figure intere o parti di figure, insetti, o animali. La sua capacità di rendere reali questi paesaggi inventati è più convincente rispetto a questi soggetti viventi, ma è un tentativo interessante. Talvolta le creature viventi rompono l’illusione della scena, e tendono a non integrarsi con l’ambiente in modo molto naturale. D’altro canto, questi…

Continua a leggere ….

Attraversando il Sogno a cura del Prof. Giuseppe De Rosa

Svizzero del Canton Ticino, Raffaello Ossola nasce nel 1954 a Locarno, città turistica rinomata per il suo clima mite ed unFestival internazionale del film tra i più longevi e prestigiosi al mondo. Il giovane Ossola asseconda i suoi interessi culturali, diplomandosi presso la Scuola d’arte di Lugano dove aveva già rivelato una spiccata attitudine per lo studio della figura umana in cui si era applicato con un approfondimento accurato ed alcuni eccellenti lavori. Ben presto tuttavia desidera infrangere i più tradizionali canoni della figurazione, dedicandosi alla pittura astratta e realizzando un certo numero di quadri informali che verranno esposti nella sua prima personale, allestita nel 1978 in una galleria d’arte di Lugano. Dotato di grande curiosità per ogni esperienza che potesse arricchirlo nelle sue conoscenze culturali ed umane, il giovane pittore elvetico intraprende un periodo di frequenti viaggi che lo porteranno a visitare numerosi paesi, fra cui la Grecia, il Medio Oriente, la Francia, stabilendosi per un certo tempo a Copenaghen e a Londra. Tuttavia sono i momenti in cui riesce ad isolarsi dai convulsi rumori del mondo esterno quelli che – per indole e sensibilità – gli consentono di ritrovare un contatto profondo, quasi primordiale con l’essenza stessa della…

Continua a leggere ….

RAFFAELLO OSSOLA : “Immagini immaginate” di Giancarlo Bonomo

Un tempo i romani dicevano “nomen omen” intendendo, con questa locuzione latina, come nel nome sia contenuto il destino del suo possessore. Ossola, chiamandosi dunque Raffaello, è così soggetto alla necessità di un nome che il destino gli ha conferito, imponendogli implicitamente una maestria tecnica “raffaellita” da artista straordinario.   Nella fattispecie, tutto coincide e si evince nella capacità di costruire ardite architetture sospese nel cielo, rendere con estrema naturalezza il colore e le venature del marmo o il dettaglio paesaggistico e, soprattutto, la visione di una dimensione altra dell’esistenza difficilmente immaginabile nella realtà del pensiero razionale. Una peculiarità, quest’ultima, che contraddistingue questo artista che sa così coniugare tecnica ed ispirazione, supremo talento esecutivo ed intuizione che agisce nel profondo. La tecnica da sola non basta. Può costituire una base sicura, un trampolino di lancio, ma dev’essere unita ad un’idea forte che lampeggia e chiede incessantemente di essere realizzata nella concretezza dell’opera che rappresenterà a sua volta, quando compiuta, quello stile personalissimo che è il vero luogo dell’arte. Non basta dunque la scelta del soggetto, per originale ed inedito che sia. E’ necessaria la personalizzazione, l’impronta dello spirito che ha mosso l’artista ad esprimersi in quella maniera stilistica unica ed…

Continua a leggere ….