Pittura Acrilica

Quadro realizzato con la tecnica della pittura acrilica su tela del pittore Raffaello Ossola

Pittura Acrilica – Il suo arrivo apre una nuova ondata di creatività

 

E’ con Otto Rohm che la pittura acrilica, fino a quel momento sconosciuta, inizia ad essere indagata. Nel 1915 il chimico tedesco brevetta vernici e lacche destinate principalmente all’uso industriale.

 

Le particolari caratteristiche della vernice acrilica suscitano l’immediato interesse di artisti come i muralisti messicani e già nel 1936, uno di loro, David Alfaro Siqueiros propone un workshop a New York sulla sperimentazione e l’applicazione dei nuovi materiali. E’ lì che Jackson Pollock, incontra i colori acrilici che ha continuato poi a utilizzare per le sue tecniche di colata.

 

Nel 1950, Röhm e il suo socio in affari Otto Haas introducono la prima emulsione acrilica specificamente progettato per la pittura, che diventa la pietra angolare per tutti gli artisti contemporanei. Nel 1955, le prime vernici acriliche a base acqua divengono disponibili in commercio. Sono prodotte con polveri colorate (pigmenti) mischiate con una resina acrilica ad essiccazione variabile, generalmente veloce, a seconda delle resine e dei pigmenti utilizzati e dalla fabbrica produttrice.

 

La pittura acrilica irrompe così sulla scena in un momento in cui gli artisti stanno cominciando ad esplorare i movimenti e forme come la cultura pop, fotorealismo, l’espressionismo astratto e pop art e forniscono un mezzo ideale per queste forme d’arte, che miravano ad immagini piatte dai contorni netti e l’uso distinto di linee. Artisti americani come Andy Warhol, Robert Motherwell, Larry Poons, e Helen Frankenthaler e artisti inglesi come Bridget Riley e David Hockney sono attratti da tali materiali per queste ragioni, oltre che per la flessibilità offerta da questi colori.

 

I supporti possono inoltre essere mescolati, diverse texture e consistenze possono essere realizzate -mescolando sabbia, acqua o altri elementi nella vernice- i colori possono essere trasparenti o opachi, e gli artisti possono lavorare molto più rapidamentestratto pittura acrilica su una telae grazie al tempo di asciugatura sostanzialmente più veloce. I supporti su cui utilizzare tali colori possono essere i più disparati – dai fogli da disegno (tipo Bristol), al cartone, alla tela, al cartone telato, ai supporti di legno. Vengono usati, oltre che per l’esecuzione di dipinti, per la decorazione muraria e quella degli oggetti più disparati.

 

La rapidissima asciugatura, che caratterizza la pittura acrilica, la facile stesura e la traslucidità una volta asciutti intensifica l’interesse degli artisti moderni. La sfumatura con gli acrilici avviene a tratti, a gradini permettendo il passaggio da un tono all’altro, oppure con successive velature di colore diluito che vengono stese su colore asciutto. I colori acrilici sono tranquillamente mescolabili fra loro e come diluente è preferibile semplice acqua, utilizzabile anche per cancellare, prima dell’asciugatura, parti di colore.

 

Caratteristica fondamentale dei colori acrilici, che li differenzia dalle tradizionali tempere, è la loro indissolubilità una volta asciutti.Una lacca di resina acrilica con filtro UV viene stesa a fine lavoro con lo scopo di proteggere e fissare i colori .

 

In sostanza, l’arrivo della pittura acrilica apre una nuova ondata di creatività ed esercita una forte influenza nello sviluppo dei movimenti e tendenze artistiche del 20 ° secolo.

 

Anche l’artista Raffaello Ossola ha scelto gli acrilici.

 

Articolo di Marina Reina (Art Promoter)

 


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